Su via Bava, un negozio che scopriamo poi essere una esposizione-campionario di opere e tipologie di stupende creazioni in ferro battuto dove l’occhio davvero si perde nei più piccoli particolari subito, ancor prima di intervistare chi li ha realizzati. Ma il cuore pulsante della famiglia Vocaturi – il padre Armando “maestro nell’arte del ferro battuto” e il figlio Enrico che oggi degnissimamente ne ha raccolto l’eredità accanto a lui – è il laboratorio al fondo del cortile. Tantissimi artigiani di Torino hanno lavorato e tuttora lo fanno in molti cortili di differenti quartieri della città.
Ci raccontano che un tempo ad ogni portone del loro cortile ora chiuso o trasformato in residenze, corrispondeva un mestiere, un artigiano, una storia. E che bello doveva essere! Ma loro hanno resistito anche perché hanno collaborato a lavori davvero importanti che li annoverano tra i “maestri d’arte artigianale”. Enrico mentre ci parla ci regala un libro dedicato alla vita di suo papà dove la storia di Armando si snoda in parallelo con la storia dell’Italia dagli anni ’30 ad oggi.
Un libro che sarebbe utile far leggere a scuola ai ragazzi per capire la fatica e la caparbietà di una professione che ha fatto i conti con le origini calabresi di cui Armando è orgogliosissimo (“un paese ci vuole” sostiene), tanti lavori sin da piccolo in una famiglia numerosa, lo spostamento difficile a Torino, lo spaesamento ma poi l’amore di una vita, moglie e figli e il lavoro in autonomia che grazie ad una abilità davvero superiore viene riconosciuta e lo porta ad operare per committenti sempre più importanti tra cui Accorsi, l’antiquario più prestigioso e quotato del momento.
Lavorare per lui, entrare nel suo giro, significa lavorare di qualità per clienti che sanno riconoscere il bello dall’ordinario. Ed è così che Armando aggiunge del suo e si distingue perché ha sempre rincorso il lavoro in “bottega” (quale che fosse ai tempi) e ha sempre avuto un gusto innato, una grazia nella forgiatura, il “quid” che fa la differenza e si riconosce.
L’elenco delle principali opere pubbliche e private è lungo. Tanto quanto la tipologia di lavori e creazioni realizzati (lampadari, appliques, ringhiere, ricostruzioni e restauri, vasi, lanterne, tavoli, sedie, alberi da frutta, cesti di nature morte che sembrano parlare). Le foto rendono ben più delle parole. Sono i dettagli, le finiture che hanno dell’eccellenza ma anche la progettazione sempre a regola. E la tecnica, il “gesto” restano quelli di sempre. Vederli lavorare nella fucina è un piacere che scalda il cuore. Enrico è entusiasta e raccoglie con gioia e talento un bagaglio prezioso aggiungendo il desiderio generoso di aggregare gli artigiani, di sostenere i giovani con la formula “scuola-bottega”, di investire sul futuro. Perché nulla vada perso ma diventi una opportunità. Bisogna crederci e sostenerlo.
VOCATURI L’ARTE DEL FERRO BATTUTO
Via Eusebio Bava 5 – Torino
Tel. 011/882239
www.vocaturiartedelferro.com
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