Parlare di regali natalizi in tempo di covid può sembrare quasi irrispettoso e insensibile verso le reali necessità di noi tutti in questi mesi ma se un sentimento ci sorregge è quello di affetto verso le persone cui vogliamo bene dai più piccoli ai più anziani. E una strenna pensata per loro non è un atto consumistico ma un gesto concreto che quel sentimento esprime. E quindi il nostro pensiero verso il prossimo Natale che crediamo ricorderemo per sempre, va in più direzioni.
Subito verso tutte le piccole botteghe artigianali che abbiamo con passione deciso di raccontare e sostenere che davvero sono in grado di offrire un vasto assortimento di regali per tipologia e prezzo. Verso tutti i commercianti che molto più di altri stanno patendo la chiusura rischiando di vedere compromessi i sacrifici di una vita. Verso chi lavora in quei negozi come collaboratori che ugualmente vivono una precarietà che destabilizza a tutti i livelli. Verso i giovani per il quale il futuro lavorativo era già fumoso ed ora ancora con meno prospettive.
Molti di questi giovani hanno talento e passioni e si sono avvicinati ai mestieri artigianali. Li incontreremo, daremo loro uno spazio “dedicato” ma hanno bisogno di essere come tutti gli artigiani riconosciuti come professionisti del “fatto a mano” unico ed esclusivo che trasforma un regalo standard e omologato in un omaggio davvero affettuoso. I più esperti in informatica utilizzano anche la vendita on line e quindi sono raggiungibili con quello strumento che consente un dialogo diretto con il cliente in attesa della riapertura.
L’invito resta comunque unico e forte. Sosteniamo a Natale le botteghe e i mestieri artigianali, scopriamole, rifuggiamo dall’acquisto veloce e impersonale, trasformiamo quel gesto in una nuova opportunità anche per noi. Perché dietro il “fatto a mano” ci sono uomini e donne che aspettano solo di farsi conoscere. Quello sì è davvero un regalo. E se avrete incontri interessanti scriveteci. Il dialogo è aperto per voi e con voi.