La tragedia del Covid per molte persone ha significato anche riconsiderare la propria vita, avere il coraggio di mettersi alla prova, osare concretizzare quelli che fino a quel momento erano solo sogni. E’ successo anche ad Anna Piccitto, 43 anni, due figli e finalmente un lavoro a tempo indeterminato in un’agenzia di trade marketing. Tutto sembra perfettamente impostato, poi la pandemia, le difficoltà nel lavoro e la passione per la moda che sembrava definitivamente accantonata, a poco a poco riemerge.
Una passione respirata in famiglia, anche la sorella Sara lavora nel settore “anche se – racconta Anna – a farci amare questo mondo è stata certamente mia mamma. Fin da piccola ricordo la casa piena di giornali anche stranieri portati a casa da mio papà giornalista e le tante riviste di moda che, grazie a mia mamma non mancavano mai”. “Più grande – racconta ancora Anna – ho cominciato a frequentare diverse fiere del pellame accreditandomi con il nome di fantasia “Gazzella”, un soprannome che era stato dato a me e alle mie migliori amiche tempo fa”. E “Gazzella” è stata la prima borsa in velluto creata con il marchio Anna Pi. “Ho avuto la fortuna di poter avere a disposizione il velluto Redaelli, il migliore che ci sia, utilizzato dai piu’ importanti marchi di moda ed ho pensato di mettermi alla prova con le borse di velluto. Ne ho preparate 12 ed in una sola giornata sono riuscita a venderle praticamente tutte”. Da lì la passione comincia a concretizzarsi, Anna sceglie gli accostamenti di colori, studia i modelli, non solo piu’ la borsa a sacco Gazzella ma anche uno zaino, delle pochette. La produzione cresce. “Lavoro tantissimo – racconta – non ho piu’ tempo libero di prima ma finalmente riesco a gestirmi. Concentro buona parte dell’attività tra mattina e primo pomeriggio ed alle 16 riesco ad essere a scuola a prendere i miei bambini”.
Il lavoro di Anna riguarda l’ideazione dei modelli, che sono realizzati poi dai laboratori di sartoria. “Faccio fare a terzi, riuscendo così anche a creare lavoro. Quello che è certo è che produco solo quello che piace a me, cerco di puntare il piu’ possibile sulla qualità”.
Progetti all’orizzonte? “Inizio a pensare di realizzare qualche capo di abbigliamento: in collaborazione con un’altra realtà artigianale creerò pantaloni di velluto di seta e non disdegno l’idea di produrre una linea di accessori in pelle”. In questi mesi, “ho cominciato nel dicembre scorso”, “ho avuto la fortuna di poter partecipare anche a diversi eventi. Sabato e domenica sarò a “theflairymarket” a Monticello d’Alba e userò questa occasione per capire meglio in che direzione voglio andare”. “Se penso che non è passato neanche un anno da quando ho iniziato questa attività mi sembra tutto incredibile. A volte mi fermo e mi chiedo dove sto andando eppure mi sembra che tutto scorra nella direzione giusta. Ho ancora tantissimo da imparare, per ora comunico con Instagram e non riesco a seguirlo come vorrei. Nel futuro mi piacerebbe aprire un e-commerce e diffondere una mia linea in pochi selezionati negozi. Le idee non mancano, a volte mi impongo di rallentare per godermi pienamente quanto sto vivendo. E quando ritiro dal laboratorio le mie ultime produzioni sento che la strada e’ quella giusta e che anch’io ho finalmente qualcosa da dire”.