Una giovane artigiana, come da lei stessa ammesso, ha trovato il ‘suo’ nelle creazioni in macramè, un’altra dopo qualche tentennamento ha deciso con coraggio di scegliere il part time lavorativo per dedicare più tempo a costruzioni con legni di recupero, una artigiana di esperienza già in pensione, da sempre impegnata in complementi moda e arredo decorati con foglie e fiori veri, non sa come farsi conoscere sui social e lavorare senza perdite, una giovane studente di soli 14 anni indossa pantaloni da lei cuciti e ha iniziato a realizzare borsette in stile patchwork. E poi c’è un’artista che dipinge quadri di grandi dimensioni con un occhio sensibile al sociale. E un’artigiana esperta di arte vetraria che divide l’esperienza del coworking con altre colleghe.
Ecco solo una parte delle artigiane che a vario titolo, partita Iva, hobbyste od altro hanno aderito alla chiamata di Arianna Bonafini, esperta in materia amministrativa e giuridica ma anche creativa nel progetto condiviso con Matilde De Cesare MarìDebo, borsette clic clac con tessuti di pregio. Un pomeriggio nella famigliare location dell’Associazione Culturale Qubi di via Parma si sono trovate a raccontarsi intorno ad un tavolo. Ci siamo state anche noi a sostenere come sempre, qualsiasi iniziativa che raccolga, unisca e affronti le criticità di un settore che in modo crescente coinvolge tanti operatori.
Ogni artigiana ha portato un’opera simbolo della sua creatività e si è aperta come in famiglia. Tanti i temi emersi: mercatini sì o no, partita iva oppure hobbysta, social sì ma come e con quale competenza…In una parola come ‘stare’ sul mercato, come promuoversi, come far capire il valore che è alla base del costo, come condividere una passione incontenibile che ha per tutti la meglio su qualsiasi calcolo di interesse. Il Progetto ARTicolo UNICO è stato varato: a presto vi aggiorneremo con nuovi incontri…! E siamo certe lasceremo tutte insieme il segno. Un segno creativo prima di tutto.