Bastava al centro un gran ciocco di quercia, di pascoliana memoria, intorno i contadini “avvinavano” i bicchieri. Oggi un ciocco, anche meno, e un poco di colore tra abili mani diviene una casa….un riparo, dentro passerotti o rondinelle. Una idea di apprensione con questo freddo e di tenerezza in questo periodo di Natale. Una felice idea dei coniugi Loredana e Maurizio Betti. Parlateci di voi. Chi siete? Parlateci della vostra sensibilità.
Non c’è alcun dubbio che la poesia della terra dove viviamo e lavoriamo ci abbia fortemente influenzato. La Romagna é un luogo dove le tradizioni contadine sono fortemente radicate, qui si guarda alla luna con gli occhi sempre pieni di meraviglia. Nasciamo entrambi a Rimini, ma abbiamo formazioni molto diverse. Maurizio, mio marito, é figlio di un restauratore e ha imparato a Bottega l’arte di restaurare e creare con le mani. Io, invece, Loredana, dopo il liceo artistico a Rimini, mi sono trasferita a Bologna dove ho studiato pittura all’Accademia di Belle Arti e frequentato il DAMS a indirizzo artistico.
Come è nata in concreto la prima casetta?
Cippanico era il nome dell’uccellino che ha ispirato Maurizio. Viveva libero in Bottega e gli teneva compagnia mentre era al lavoro saltellando da una spalla all’altra. Quando Maurizio costruì la casetta, Cippanico dapprima la guardò con diffidenza, ma, nel giro di qualche mese, divenne il centro della vita di quel piccolo amico con le ali. C’era un portichetto dal quale osservava gli ospiti della Bottega, una vaschetta per il cibo dove andava spesso a rifocillarsi. C’era anche una “camera da letto” sul retro, dove passava la notte in attesa che la mattina successiva, riaprisse la Bottega. Fin da bambino Maurizio aveva coltivato una passione per l’ornitologia che l’aveva portato a desiderare un amico con le ali.
Il legno è fondamentale, ma importante è anche il recupero di materiali fuori uso … quale oggetto o pezzo di oggetto strano avete trovato e quale ispirazione vi ha dato?
Sono stati tanti gli oggetti “dismessi”, pentole, tegami, bricchi e teiere ad ispirare la creazione di quello che abbiamo chiamato il Giardino di Necessità. Era usanza nel passato qui in Romagna, ma anche in tutta Italia, utilizzare vecchie pentole in alluminio come vasi per le piante. Ci vuole tanta cura, tanta pazienza per “ricreare”, dare nuova vita ad oggetti rovinati, e privilegiamo quelli più antichi con manici in ottone ribattuto o in bachelite. Li decoriamo con tonalità delicate e li rifiniamo per renderli resistenti.
L’arredo da giardino, dove parte importante hanno le casette, in realtà comprende anche molto altro…
Sì, infatti tra le altre cose spiccano i Gazott. Sono statue per giardino a forma di grandi passerotti modellate a mano con malte cementizie di nostra creazione. Alcuni hanno il cappello per farvi crescere delle piante, altri sono basi decorate con fiori, foglie, ghiande.
Di chi questa idea, questa ispirazione?
L’idea è stata di Maurizio, nel ricordo di un gioco della sua infanzia, fatto di terra e di fantasia, quando, accanto al nonno giardiniere si divertiva a modellare piccoli passerotti con fango argilloso.
Per una bella, originale creazione occorre una manifattura perfetta oltre un talento speciale che avete manifestato in modo più ampio nell’arte del restauro e della decorazione all’interno di appartamenti, di ville con decori di soffitti, di pareti,di caminetti…. proprio quelli dove un tempo ardevano i ciocchi.
Io sono specializzata nella decorazione pittorica. Ho realizzato cicli di decori in palazzi storici: ogni volta ho tratto ispirazione dalla storia del luogo, del palazzo, del paese. Le mie opere sono veri e propri racconti di vita siano essi dipinti su tessuti damascati o bassorilievi con viso di fanciulla tra foglie di acanto oppure sono trompes l’oeil con paesi al tramonto, soffitti a velario o antiche cineserie.
Decori preziosi, arte classica vintage? Penso siate molto ricercati.
Tanti sono i soggetti e gli spunti ripresi dall’antico, sempre concordati con il committente grazie a uno scrupoloso sviluppo di bozzetti in scala. In particolare ho lavorato con la Sovrintendenza delle Belle Arti per ricostruire alcuni decori all’interno della dimora storica dei Principi Torlonia a San Mauro Pascoli, appunto di pascoliana memoria.
Il vostro laboratorio ha sede in Santarcangelo di Romagna, una location davvero speciale, ma con il lockdown avete pensato a qualche nuovo modo di approccio, magari anche sul web?
Innanzitutto mi piace ricordare il bellissimo allestimento del Giardino di Necessità che Maurizio ed io abbiamo presentato a Grazzano Visconti nel parco della villa che fu di Luchino Visconti. E’ stato un modo straordinario per onorare i 100 anni dalla nascita del grande Tonino Guerra.
La nostra “Bottega” a Santarcangelo? Ebbene ha un’anima speciale, chi la visita rimane incantato, è un mondo dove regna la Meraviglia. Pochi ora possono visitarla, perciò abbiamo creato un sito, tale che a guardarlo pare di entrarvi, tra le nostre creature, le più belle, le più disparate: sono nidi, voliere per uccellini, statue di passerotti, piccoli funghi, enormi castagne. Sono acquarelli con pettirossi e cince, ma anche oggetti d’arredamento, preziose mensole, alzatine da tavola tutto minuziosamente lavorato a mano… Ovviamente!!!
Allora il vostro sito?
Per il momento ci trovate qui www.labottegadibetti.com. Ma siamo anche su Istragram e Facebook.