“Per me le parole sono importanti, ho scoperto che c’è magia nelle parole. Le parole sono energia se noi le sappiamo usare bene”. Liliana La Vecchia racconta, così, nel suo studio laboratorio, l’attività di calligrafa, che da molti anni accompagna la sua vita. Sul tavolo i suoi lavori, cartoncini, tavole ed a fianco anche complementi di arredo, un tavolino, una lampada che attendono di essere trasformati dai suoi tratti. “Per me – spiega- non è un semplice esercizio virtuoso o di capacità nella scrittura, mi interessa utilizzare la calligrafia per dire qualcosa e dirlo nel modo in cui piace a me, cercando grafismi nuovi e cercando,addirittura, qualche volta di nascondere il messaggio perché, secondo me, è molto bello andare a scoprire quello che c’è scritto. Per me non è mai disgiunto il messaggio dalla calligrafia o meglio a me piace quando sto facendo una cosa vederla realizzare un po’ per volta in termini concreti”.
“A me – racconta – da piccola piaceva fare la maga, ecco si potrebbe dire che questi lavori sono per me tanti piccoli riti, dove c’è scritto qualche cosa e c’è anche l’intenzione di comunicare qualche cosa attraverso l’immagine. Non è esclusivamente calligrafia”.
Il percorso di Liliana è ricco di esperienze: “ho fatto tante cose: illustrazione, editoria scolastica per vivere, ho venduto anche mutui per vivere. Ho fatto la scenografa, all’inizio, quando sono uscita dall’Accademia, ho fatto la costumista. Poi con alcuni amici abbiamo aperto un negozio di complementi di arredo e con loro per un certo periodo abbiamo lavorato creando diversi pezzi unici. Lavoravo già tantissimo sull’aspetto figurativo. Infine, l’approdo all’insegnamento. A me piace molto comunicare con la gente ed ora che faccio l’insegnante mi rendo conto che mi piace ancora di più”.
In parallelo a questo, Liliana non ha mai abbandonato l’attività artistica con un percorso che arriva da lontano, dalla scuola superiore “dove ho avuto un grande artista come maestro, Mario Giansone. Un artista che continua ancora oggi per me ad essere un un’importante forma di ispirazione. Devo ringraziare lui di tutto quello che ho imparato. Lui e una maestra calligrafa che continuo a seguire ancora adesso che si chiama Kitty Sabatier, sono riferimenti nella mia vita molto importanti “.
Il percorso prosegue oggi con un lavoro di ricerca, con sempre attenzione al messaggio, ai particolari, all’immagine. “Faccio collage, faccio lavori con una pseudo incisione ossia lavoro con l’inchiostro calligrafico direttamente sul foglio, creando così pezzi unici. Mi piace lavorare con i cartoncini, con carte diverse, mi piace l’arte applicata utilizzando ad esempio tavolini, lampade, paraventi, mensole. Oggetti che spesso riciclo o che a volte faccio ex novo. Attraverso il passaparola mi arrivano le richieste di persone che spesso vogliono oggetti su misura. Ho appena terminato un albero genealogico fatto su un grande pannello”.
Insegnante, artista, artigiana, come ti senti?
“Siamo talmente tante cose, io non mi considero madre solo, moglie solo, artista solo, artigiana solo. Non sono neanche solo calligrafa, lo sono in parte ed in parte cerco la mia espressione. Quello che posso dire è che questa parte di me chiama, ha sempre chiamato e ciclicamente prende il sopravvento sul resto. È una modalità di vita. Io da sempre sono innamorata dei segni e dei colori. Forse – conclude – arriverà il punto in cui vorrò fare solo questo. Non mi pongo il problema di chi sono, so che la parola, l’immagine, la ricerca del loro significato faranno sempre parte di me”.
Liliana La Vecchia
Atelier
Via Cristalliera 11
Torino