È il colore il protagonista principale del lavoro del brand Osso di Rossana Rupiani da 5 anni al fianco di Fulvio Luparia, un nome nella trasformazione e rinascita di capi e tessuti.
“L’attività della pittura su tessuto nasce 5 anni fa quando incontro Fulvio Luparia. -racconta infatti Rossana a Fatto-a-mano. Prima ho sempre lavorato per tantissimi anni negli studi di vari artisti, dopo aver frequentato il liceo artistico. Ho poi iniziato anche a cucire e l’incontro con Fulvio ha unito le mie due passioni, quella dell’arte con il tessuto. E ho ritrovato così tutto quello che è stato il mio percorso”. Ma in cosa consiste la tua attività?” Si lavora sovente per conto terzi ed il cliente spesso ci dà carta libera o il più delle volte si parte da delle suggestioni, da dei colori da utilizzare. La tecnica varia sempre molto in base al tessuto. I tessuti sono i più svariati ma la condizione essenziale è che siano naturali. Non si può lavorare il poliestere, per il resto lana, seta, lino, cotone, basta siano fibre naturali”. Un lavoro veramente artigianale ed ogni pezzo fa storia a sé. “Ogni tessuto -dice infatti Rossana- ha sempre una reazione diversa soprattutto quando si utilizzano tecniche particolari come l’acquerello, in quel caso con l’uso dell’acqua ci deve essere sempre un po’ di sperimentazione. Sono sempre e comunque dei pezzi unici, con il fatto a mano non possono mai essere identici tra di loro”.”Io tendenzialmente -spiega- lavoro prima con un campione, si decide il tipo di lavorazione, si sperimenta, lo si prova . Una volta fissato il campione si può arrivare alla produzione. Ho i colori di cui mi ero fatta precedentemente la ricetta però ogni singolo pezzo è fatto a mano. Tra le tecniche che uso il rullo, il pennello, altre volte anche le mani”. Ti definiresti un’artigiana del colore? “forse sì. Certamente questo tipo di lavoro, a differenza di altri lavori pittorici si basa tutto sul colore. È giocato tutto sui colori e poi c’è sempre da valutare che si lavora su qualcosa che deve essere indossato. Le cose più belle alla fine sono quelle più semplici, giocate sulla sovrapposizione delle tinte, sulle sfumature”.
“Il colore è tutto e va anche un po’ giocato con una certa sensibilità che viene con il tempo: una diversa pressione del rullo crea un effetto diverso, una combinazione di colori va pensata e immaginata”. “Quando dipingo – racconta- per ore la mente viaggia libera senza freni e controlli. Parto da una sensazione tattile un odore, un profumo e i pensieri si susseguono attraverso piccoli gradi di unione e separazione. Inaspettati arrivano come dei treni che si fermano distrattamente nella testa come fosse una stazione un avamposto per poi ripartire”. “È un privilegio – dice ancora Rossana- dipingere tessuti, macchiarli sporcarli, trattarli male o accarezzarli. Creare effetti e forme, mischiare colori, ascoltare la radio, prendere il mio tempo, fare viaggiare i pensieri”.
Un mestiere che Rossana ama anche trasmettere nei corsi che organizza. “Ho scoperto un’altra passione meravigliosa, quella di fare corsi di pittura sul tessuto, dove le persone che vengono si portano i loro capi ed insieme li trasformiamo, li dipingiamo. Tra chi partecipa ci sono persone di età dai 30 anni in su , è venuta una ragazza che fa l’artista, c’è chi ha un interesse dal punto di vista più lavorativo, o anche persone che fanno tutt’altro nella vita”. ” Fare i corsi mi piace moltissimo, Mi dà un sacco di energia positiva e vedo che chi viene si entusiasma parecchio”.
Per il prossimo anno c’è in serbo una novità: “penso di mettermi in proprio ma i corsi intendo portarli avanti. Anzi vorrei proporli anche in luoghi e strutture diverse. Io continuo infatti a ritenere che è un lavoro che non fa quasi nessuno. Ma dare nuova vita a un vecchio capo, tessuto, a un lenzuolo, trasformarlo completamente è bellissimo. Certo, lavorando su un tessuto bello , con la pittura lo si rende preziosissimo. Se la base è bella non può che venire stupenda”. In un lavoro ai confini con l’arte non c’è quasi spazio per le nuove tecnologie:” non sarebbe più la stessa cosa. Io anche il progetto non lo faccio al computer, ma lo sperimento sul tessuto. Il computer mi serve solo per i social, per farmi conoscere”.
In prospettiva si apre un percorso nuovo ma c’è da essere certi che con i suoi colori Rossana avrà ancora molto da dire e da trasmettere.
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