Ci sono negozi, botteghe che rappresentano una città, una comunità intera. Ne diventano fedeli testimoni, il loro percorso segue in modo naturale quello della città nei decenni, trasformandoli in memoria storica e punto di aggregazione umano oltre che professionale importante, noto ai più. Questo e tanto altro è stato il Pastificio Fratelli Giustetto di via Santa Teresa, aperto dal 1911 cui ci fa piacere in questo sito rendere il riconoscimento che meritano ora che i fratelli Luigi e Anna sono mancati a poche settimane di distanza, dopo essere andati in pensione nel 2019.
Un destino che dice tutto di una vita condivisa pienamente tra loro e con il lavoro. Erano cresciuti nel pastificio dei genitori imparandone l’arte sin da piccoli negli anni ’40 in tempi difficili, di guerra e difficoltà. Da allora non hanno mai abbandonato l’attività contribuendo a dare fama anche oltre confine ai piatti tipici piemontesi dagli agnolòt e tajarin fino all’insalata russa, i semolini e altre delizie alimentari preparati con le antiche ricette del fondatore Francesco. Lui Luigi nel retro a preparare i piatti, la sorella Anna al banco semplicissima a servire i clienti di cui conosceva nomi e cognomi.
Un negozio d’altri tempi anche nell’arredo che diventava un punto d’incontro per una confidenza, una chiacchiera serena. Ricordiamo i conti fatti da Anna a mano sulla carta recuperata senza mai un errore anche quando l’età iniziava a farsi sentire. Bello averli conosciuti. Bello che Torino e i torinesi sappiano accogliere ed apprezzare realtà di questo tipo. Ci auguriamo che ci possa essere un inizio, un futuro anche per giovani artigiani di cui si scriva tra tanto, tanto tempo.
Ci auguriamo che questi esempi possano trovare ed incoraggiare “eredi” morali. Per ora il Pastificio resta al nipote Franco Rabezzana, titolare dell’osteria-enoteca di fianco al Pastificio. A lui il nostro più sentito incoraggiamento ed appoggio