A noi di Fatto-a-mano succede questo. Stiamo preparando il nuovo Tour in Borgo Dora (i Tour stanno interessando davvero tanto) e veniamo a conoscere questa donna speciale che vive proprio lì, ex insegnante ma soprattutto poetessa. La incontriamo ed è feeling immediato. Ci parla con la nostra stessa passione ed allora è naturale chiederle un pezzo sul suo viscerale rapporto con il Borgo. Accetta con piacere.
E quindi eccola qui tra le “voci fuori campo” ma in realtà molto in campo. Con le sue emozioni, ricordi, poesie. Benvenuta tra di noi ad Angela Donna. Partiamo proprio con una sua poesia e poi le lasciamo la parola.
Omnia Tempora
(ecco una mia poesia dedicata alla mostra di “Ritratti” di abitanti e commercianti del Borgo presso la Galleria “Omnia Tempora” in via Borgo Dora, 21 in data 24 novembre 2013)
volti rivolti a noi
con un tratto
modesto o volitivo
nel ritratti
che ci insegue
dalla vetrina
con un sorriso
l’anima negli occhi
che li anima
di quella vita vera
che vivono qui
fino a sera operosi
in questo Borgo fraterno
Mi chiamano “la poetessa del Borgo” perché abito in Borgo Dora da più di trent’anni e, dunque, questo Borgo è diventato casa mia. Qui scrivo e faccio poesia insieme all’Associazione Culturale Due Fiumi di cui sono vice presidente.
Ho scelto un borgo per non sentirmi anonima in una città dove nessuno ti conosce: qui con la gente, di cui so i nomi e loro conoscono il mio, vi sono i saluti e i sorrisi quotidiani.
Quando ancora lavoravo all’Ufficio Scolastico Regionale (ora sono in pensione) al rientro a casa mi sorprendeva il fascino serale delle vibrazioni delle viuzze di ciottoli sotto i passi e delle luci, lassù in alto, dagli spioventi delle soffitte. Ma soprattutto loro: i quieti artigiani. Lungo Via Borgo Dora le botteghe degli antiquari e dei restauratori mi accoglievano, ancora aperte, con i proprietari e i lavoranti intenti a sverniciare, lucidare, assemblare riportando al loro primitivo splendore mobili antichi e in disuso, lampade, quadri, soprammobili che hanno fatto parte di esistenze passate e così riacquistavano vita. Ogni oggetto, infatti, racchiude in sé una “memoria” declinata non come peso, ma come emozione: un serbatoio di energia. Ogni oggetto non è inerte bensì è il soggetto di una storia che vuole continuare e gli artigiani del Borgo compiono questo miracolo con la tradizionale sapienza dei riti del restauro e l’abilità delle loro mani. Danno una seconda possibilità agli oggetti che, il sabato, faranno bella mostra di sé al mercato del Balon e potranno riprendere la loro vita tra il vociare dei commercianti, degli avventori dei bar, dei compratori o solo dei curiosi torinesi e turisti.
In questo Borgo, dove ho la fortuna di abitare, c’è davvero tanta vita e tanta poesia!
SPAZIO ALLE POESIE
La sera dopo il mercato
Celestina Cielo
Che strana atmosfera la sera
Nel buio del borgo ovattato
Finito il mercato/Le luci accese all’interno
Fa freddo, si avvicina l’inverno
Ma i venditori ritirano la mercanzia
Chiacchierando e facendo pulizia
Tutti si conoscono/Tutti si salutano/Ed io passando per la via
Vedo i resti della giornata ormai passata:
Un manichino che è rimasto a metà
Ed un vestito bianco di taffetà…
Fra tutti gli oggetti
Bertolt Brecht
Fra tutti gli oggetti i più cari/Sono per me quelli usati
Storti agli orli e ammaccati, i recipienti di rame,
I coltelli e forchette che hanno di legno i manici,
Lucidi per tante mani: simili forme
Mi paiono tutte le più nobili. Come le lastre di pietra/Intorno a case antiche, da tanti passi lise, levigate
E fra cui crescono erbe, codesti
Sono oggetti felici.
Penetrati nell’uso di molti,
Spesso mutati, migliorano forma, si fanno
Preziosi perché tante volte apprezzati
Poesie del progetto “Sguardi diversi” in mostra lungo le viuzze del Balon 22 febbraio 2016.
RITRATTO DI UNA ASSOCIAZIONE
L’Associazione (https://www.facebook.com/groups/106203956092265/) ha sempre avuto l’obiettivo di portare la poesia alla gente e tra la gente cioè di distribuire occasioni semplici, ma di buon livello, per arricchire tutti di “conoscenza per ardore” (Mario Luzi). La poesia non rifiuta la prosa del quotidiano, anzi vi si ispira e la racconta con occhi nuovi, quindi è un veicolo privilegiato per far incontrare il mond, multicolore evariegato, della realtà del Balon e di Porta Pila. Per questo nel 2015 ho sognato e progettato: “Sguardi diversi. Poesia in Borgo Dora e Porta Palazzo” un evento che ha avuto risonanza e apprezzamento da parte della popolazione e dalla stampa. Sguardi diversi è stato un interessante percorso di poesia dedicato allo storico mercato delle pulci di Torino e a quello di Piazza della Repubblica, in stretta collaborazione con la Circoscrizione7, Fronte del Borgo (scuola Holden), gli Istituti Superiori del territorio, l’Associazione Commercianti Balon e le Cooperative del Mercato Alimentare. Leggere i testi è partecipare alla festa del “riconoscimento” e della valorizzazione di questo luogo specialissimo, cuore pulsante di Torino; potete trovarli in: Angela Donna (a cura di), Sguardi diversi. Poesia in Borgo Dora e Porta Palazzo, edizioni Impremix, Torino 2016.