Protagoniste della Cartolina sono oggi le sorelle Roberta e Cristina Tarsitano, due artigiane orafe, titolari di una attività nata tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Per Roberta e Cristina una “preziosa” eredità. Figlie d’arte, dunque?
Sì! Io, risponde Roberta, sono sempre stata affascinata dall’abilità di mio Padre, ho molto imparato da lui. Partito per New York, aveva fatto l’apprendista alcuni laboratori, poi aveva iniziato la sua carriera presso Harry Winston. Nel 1967 a Roma aveva lavorato per Bulgari, ma dopo un anno è ritornato di nuovo a New York presso Harry Winston.
È in quel periodo che siete nate, Roberta e Cristina?
Sì e fino al 1973 siamo vissute a New York.
Poi la nostalgia per l’Italia?
Un viaggio sul transatlantico Raffaello, che ancora oggi ricordo, e una brevissima permanenza in Italia durata un solo anno. Poi di nuovo a New York e nel 1975 il rientro in Italia con la nascita di nostra sorella minore, Anna Maria. Nel 1979 l’apertura del suo Laboratorio Orafo Osvaldo Tarsitano, ma tra l’America e l’Italia mio Padre continuava i suoi viaggi e anche in Brasile.
Deve essere stata importante l’esperienza in Brasile, l’avevi seguito?
Certo, io ero sempre pronta a partire con lui. In Brasile mi aveva portata nelle miniere di pietre. Lì sceglieva le più particolari, faceva i suoi acquisti. Ricordo, diceva: “Quello che puoi imparare dai viaggi, i libri non possono dartelo!”.
Poi la malattia, il cancro. Restammo sole: mia madre con una bimba di sei mesi (Francesca), io con una bimba di un mese e le mie sorelle.
Fu in quel momento che prendeste una coraggiosa decisione?
Era nostro desiderio continuare quello che mio Padre aveva creato, che era ormai una tradizione di famiglia. Con mia sorella Cristina l’abbiamo chiamata ARTE ORAFA TARSITANO.
Quali sono i segreti per una creazione perfetta?
Metterci la passione, plasmare i metalli con amore, dare vita alla creazione.
Quale accortezza nella scelta delle pietre?
Tutte le pietre hanno qualcosa di magico. Naturalmente i diamanti sono il top, ma le semipreziose, le pietre di colore come i topazi, le ametiste, le acquemarine e pure le tormaline rendono il gioiello più creativo.
Appunto in fatto di originalità, quali le vostre peculiarità?
Io sono più classica, mia sorella è più estrosa. Il risultato dà vita a piccole opere d’arte.
Tu, Roberta, sei rientrata a New York due anni fa. Una allettante offerta di lavoro?
È stato l’incontro con un vecchio amico di mio padre. Ha apprezzato le mie creazioni e alla fine quel signore, fondatore di una importante Compagnia, la Tanagro Jewelry, mi ha invitata a tornare di nuovo a New York.
Tua sorella Cristina è rimasta in Italia?
Sì, ma siamo sempre in contatto, ci confrontiamo.
Voi come tutti gli artigiani del settore avete subito forti ripercussioni da questa pandemia. Come l’affrontate?
Ci sono state forti ripercussioni qui negli Usa, a New York. In Italia già negli ultimi quindici anni questo settore dell’artigianato aveva subito un declino, specie nel sud. È sempre stato duro dare importanza alla creatività rispetto alla commerciabilità.
Ho avuto notizia di un materiale che possa aiutare il problema della commerciabilità. Come lo avete individuato, come lo utilizzate?
In realtà è stata mia sorella Cristina, è lei che mi ha dato le indicazioni per un materiale insolito, la carta. Proprio durante la pandemia ho cominciato a sperimentare, a creare alcuni pezzi, riciclando le carte che avevo in casa e assemblando con materiali non preziosi. Ho dato così vita ad un progetto ecologico di riciclo, che mi ha aiutata ad alimentare la mia creatività. Ed è nata la linea ROBY’S PAPER GEMS, distribuita online su Etsy US.
I tuoi progetti per il futuro, un tuo sogno?
Costruire un ponte che unisca New York e Fagnano Castello per far rivivere quella tradizione familiare che ha una bella storia da continuare e raccontare con le sue creazioni.
ARTE ORAFA TARSITANO
https://www.facebook.com/Arte-Orafa-Tarsitano-810864368999422/
ROBY’S PAPER GEMS
https://www.etsy.com/shop/robyspapergems/