Voci Fuori Campo: Anna Rigamonti
Lo yoga, di cui si parla in modi tanto diversi, può essere considerato un’attività artigianale?
Molti filosofi orientali e occidentali parlano di scolpire se stessi come una statua, precisando che la pratica è, però, quella di togliere, sottrarre marmo o argilla facendo emergere quello che c’è già.
La tecnica millenaria dello yoga nelle sue diverse declinazioni e della meditazione (dhyana, nient’altro che una delle fasi dello yoga, preparata convenientemente dalle asana, posture, e da pranayama, respiro) è uno strumento che l’uomo ha affinato cercando di “vedere” e di realizzare la propria profonda natura.
Richiede applicazione, pazienza, arte, disciplina e fantasia, studio, apprendistato, una crescente consapevolezza dei propri mezzi e coraggio: si è un po’ artigiani di sé stessi.
Come tutti gli strumenti è nato imperfetto ed è migliorato nel tempo, grazie a tutti i maestri che ce l’hanno tramandato nel tempo e ognuno lo può utilizzare secondo la propria serietà nella pratica, la propria sensibilità e i propri propositi.
E‘ un’attività efficace che agisce su molti piani, sia “grossolani” che “sottili” migliorando la flessibilità del corpo, l’equilibrio del sistema immunitario e ormonale, il controllo del respiro, per arrivare alla “tregua dell’agitazione mentale” (Yogasutra di Patanjali).
Gli effetti benefici ricompensano cosi presto e abbondantemente la costanza che l’unico rischio è quello di fermarsi a questo benessere, a questa oasi di pace.
Lo yoga è soprattutto, però, l’arte di abbandonare molte cose inessenziali, veleni fisici e mentali, cattive abitudini, schemi di comportamento rigidi e ripetitivi, identificazioni e ruoli. E’ la capacità di disfare pazientemente e con affetto molti nodi vecchi e nuovi che ci imprigionano per scoprire e sviluppare il capolavoro presente da sempre in noi.
Anna Rigamonti
Laureata in filosofia all’università di Torino, con indirizzo di religioni e filosofie dell’India e dell’estremo oriente, insegna filosofia e storia dal 1991, in vari licei della città. Da venticinque anni pratica yoga “della via diretta” secondo gli insegnamenti di Jean Klein, con la guida di Ornella Debenedetti. Insegna secondo questa tradizione a gruppi o individualmente.
email: anna.yoga.kashmir@gmail.com